si possono avere "visioni" durante una meditazione?

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  1. solve
     
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    A quanto leggo ti interessa la magia cerimoniale. Non credo che sia un percorso tanto utile.
    Meglio andare diretti sull'obbiettivo. La presenza mentale nuda e cruda è la lotta da compiere.
    Il bagaglio mentale di nozioni, riti, visioni, è solo distrazione dall'obbiettivo ed è in definitiva dare armi e strumenti all'avversario. Ad esempio, un testo semplice sulla concentrazione e meditazione è mille volte più utile di un trattato antropologico sull'argomento, dato che se devi dominare la mente separativa, devi stare in trincea col fucile in mano, e non dietro ad una scrivania ad elaborare teorie e strategie di attacco. Il qui ed ora è anche rifiutare le visioni.
    Prendi ad esempio il libro esercizi di concentrazione di Mouni Sadhu. Sai come è impostata la progressione? Devi fare alla perfezione il primo esercizio, e se non ci riesci, è proibito leggere riguardo al secondo esercizio. La cosa non è scorretta, poichè l'istruzione esoterica è pratica, e ogni singolo avanzamento è il vero senso di tutta la questione. Se stai facendo il primo, quello è il tuo fronte, e lì devi combattere. Puoi lavorare sulla tua mente per inserire idee che possano ammorbidire alcune opposizioni dell'avversario, ma il fronte della concentrazione dello sguardo sulla punta della lancetta dei secondi di un orologio per alcuni minuti, è quello su cui puoi perdere la battaglia, anzi, la guerra. In questo senso, la semplicità è potenza. Avendo delle menti abbastanza complicate andiamo alla ricerca di complessi quadri ideali per smontare i castelli di nozioni paralizzanti che abbiamo ingurgitato, e se non ci appare un arcangelo a indicare la via ci sentiamo monchi. Ma la verità è che il primo passo è molto semplice e potente: presenza mentale, disciplina, serenità, silenzio. Quello è il vero uranio con cui costruire la nostra potenza, non le visioni. ;)
     
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  2. il_pastaio
     
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    CITAZIONE
    La presenza mentale nuda e cruda è la lotta da compiere.

    Condivido pienamente

    CITAZIONE
    presenza mentale, disciplina, serenità, silenzio.

    Quando ci trova in questo stato e come essere addormentanti ma con una strana coscienza sveglia.
    La percezione sensoriale è assente.
    Le visioni fanno parte di un livello inferiore e possono essere uno sfogo naturale della mente.

    alla domanda:

    CITAZIONE
    si possono avere "visioni" durante una meditazione?

    rispondo:
    Quando si entra in una meditazione più profonda diventi tu stesso le visioni.



     
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  3. pan-dorum
     
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    Solve sei stato chiarissimo, mi complimeto per la tua esposizione.
    Intuivo le tue posizioni ed ora ne ho la certezza, ti ringrazio del link di ieri sera e per il consiglio del libro, strumenti utilissimi per chi come me sta iniziando al risveglio.
    La mia natura di oggi e ora, è una miscellanea, una pasta molle informe che prende forma, sul lato pratico sto facendo 4 letture in contemporanea (sono un po' affamato); ora sono così, forse:" il carico di bagalio" (tornando all'esempio della zattera) mi appesantisce un pò e genera lentezza ma nelle vicinanze della meta da una grande soddisfazione.
    Tenendo fede alle intuizioni della 2^ riga da me esposta, avverto che anche tu non sei nè totalmente di qua nè totalmente di là, sbaglio?
     
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  4. solve
     
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    Esatto. Ho commesso per lungo tempo l'errore di considerare la liberazione come un processo culturale, una rappresentazione intellettuale.
    Avevo cioè creato un surrogato mentale dello stato di liberazione, perchè non avevo compreso che la liberazione è inizialmente molto semplice da individuare e da raggiungere. Si tratta poi di estenderne la stabilità. di resistere alle cariche dell'avversario. La difficoltà non è afferrare le corna del toro, ma tenerlo fermo quando inizierà a ribellarsi, e stancarlo fino a sottometterlo, senza farsi ingannare dalle sue finte e dalla sua falsa arrendevolezza. Proprio ieri c'era in rete la notizia di una volpe che, ferita, si è finta morta ed ha sparato al cacciatore col suo fucile, per poi scappare.

    Per curiosità, quali libri stai leggendo ora?
     
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  5. pan-dorum
     
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    In questi giorni sto leggendo un unico libro sulla storia del conclave.
    CITAZIONE
    La mia natura di oggi e ora, è una miscellanea, una pasta molle informe che prende forma, sul lato pratico sto facendo 4 letture in contemporanea (sono un po' affamato);

    Questo si riferisce ai vari post, alle informazioni scremate che questo forum mette a disposizione grazie a degli utenti eccezionali.
     
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  6. solve
     
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    Bene, quindi un libro di Storia. Allora considera che le evoluzioni storiche del misticismo, le sue implicazioni politiche, sono tutta fuffa. Se vogliamo, la critica che si può fare ad Evola e Guenon ( e a chi si pone nello stesso filone) è quella di vedere nella dimensione di realizzazione sociale un elemento fondamentale. Non esiste una tecnologia evolutiva da applicare a livello politico. E' illusorio, visionario credere che un male si possa combattere all'esterno, scrivendo libri di politica.
    Anzi, dirò di più, quello è ciò che vuole l'avversario: esprimere sul piano della mente separativa una tensione che va risolta interiormente. Il non giudicare significa anche non fare politica, non dividere in buoni e cattivi, poichè una realtà collettiva esiste in misura del rapporto consapevolezza/inconsapevolezza dei singoli che ad essa partecipano. Satana è il parto dell'immaginazione degli uomini che hanno impresso tale clichè sulla luce astrale. Quindi Satana è l'impronta del nostro piede sulla sabbia, niente di più. Ogni attenzione posta all'esterno, al sociale, o è una naturale espressione di quel che abbiamo dentro, uno sviluppo libero di noi stessi, oppure se è visto come un "dover essere", una via di liberazione, è illusione.
    Non è illusione in quanto esperienza, disciplina, esercizio, ma illusione in quanto efficacia al di là del nostro sentire interiore. Non agisce contro la nostra volontà, a prescindere da essa, in modo automatico. Possiamo fare mille riti, anche efficaci, ma in tal modo possiamo soltanto sollevare una collina di sabbia che il vento si prenderà cura di livellare a zero prima o poi. E il livello zero è il nostro livello base di consapevolezza, di illuminazione. E' quello il livello a cui torniamo a cadere ogni volta che inciampamo sulle cose della vita.
     
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  7. pan-dorum
     
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    uhh Sol ancora una volta dalle tue parole avverto un cauto equilibrismo.
    Non mi ergo a difesa di riti non ne sarei capace; altresì convergo nell'intuizione che in una procedura ci siano più cose da fare.
    Intuisco che le entità possano essere frutto della mente, anche di più menti (siamo più di due che parlano di entità) ed esse si caricano di energia collettiva e immortalità.
    Penso ai collegi di preghiera essi svolgono energia/entità, canalizzare (dunque discriminare) questa energia è utile.
    Siamo uomini e ci piace dare il nome alle "cose", trovare una spiegazione a tutto.
    Tutto molto complesso e allo stesso tempo semplice, risulta difficile a taluni e facile ad altri.
    Livellare a zero non è così semplice, bastasse il vento della vita per dormire in ignoranza.
     
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  8. solve
     
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    Per livellare a zero intendo riferirmi al detto evangelico di non costruire sulla sabbia, ovvero di non legarsi mani e piedi ad un carro che a tutti gli effetti non sappiamo in che direzione sta andando. Ovviamente è meglio un castello di sabbia che nessun castello, però la mia distinzione non è equilibristica, ma sottile, attinente alla nostra intenzione profonda. Noi usiamo anche la mente separativa...in una certa misura, tale mente è avversaria, però è al contempo parzialmente sottomessa alle nostre reali esigenze di esseri spirituali: non è totalmente padrona crudele, ma cede come una sabbia mobile al nostro passo. Noi con la mente separativa possiamo realizzare un rito, ed evocare forze positive.Tuttavia, quel che può dare un'eggregora di positivo a noi umani, è sempre inevitabilmente un prestito. Una dimensione visionaria, artificiosa, ritualistica, ha il valore di un linguaggio. Il linguaggio dà potenza, ma al contempo uniforma al suo standard la realtà.
    Nel linguaggio militare, un uomo che attraversa la strada o è un bersaglio o è un obbiettivo da salvaguardare. Nel linguaggio commerciale tale uomo potrebbe essere o un cliente o un concorrente, o un fornitore. Quando si entra nello schema del linguaggio, si usufruisce di una potenza che presuppone però la sottomissione alle logiche del linguaggio utilizzato. Si diviene schiavi della sua forma. Si perde la dimensione solare, regale, per divenire adoratori di un dio-eggregora, il quale se poi tradito, potrà vendicarsi. Ma secondo la mia opinione personalissima, non è che ci siano entità con nome e cognome, secondo la visione culturale, la classificazione antropologica, tali da potersi definire eggregore. insomma, non esistono Dio, Allah, Vishnù, eccetera.
    Tali dimensioni esistono, ma l'interfaccia comunicativa è un pochino più complessa nel funzionamento. E' l'analisi che faceva Mansuino riguardo al linguaggio enochiano di Dee: gli angeli di Dee parlano inglese? Ovviamente no, l'interfaccia comunicativa di Dee era in inglese. Ad una data azione corrispondono determinati effetti, questo è tutto. Come si generano questi effetti, le condensazioni astrali che lavorano dietro il velo, questo è impossibile da stabilire. Per questo, è impossibile dimostrare che un angelo apparso in un determinato rituale, sia quel che dice di essere. Non gli chiediamo mica di mostrare un documento d'identità.
    A che serve tutto questo ragionamento per di più espresso nel mio stile contorto? :D
    Serve a dire che se le eggregore esistono, la possibilità di contattarle, la variabilità di interfaccia tra esse e il singolo, è questione individuale, soggettiva, e che quindi si riduce tutto quanto ad essere un punto di appoggio della volontà del singolo.Questo come premessa.
    La questione vera è però un'altra, e la esprimo riportando una affermazione di Meyrink come riportata da Evola in Maschera e Volto:"Sciagurati coloro che invocano un idolo e ne sono esauditi. Perdono il loro Sè, perchè non possono più credere di essersi esauditi da se stessi".
     
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    Fuoco

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  10. pan-dorum
     
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    Solve a parte l'ultima frase di Meyrink, da appurare, sei uno straordinario chirurgo che poi io possa condividere o meno lascia il tempo che trova.Letteralmente.
     
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  11. solve
     
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    Pan, ti consiglio di leggere Maschera e Volto, è un testo che dà una panoramica dello spiritualismo molto illuminante. Se poi ti interessa la magia cerimoniale, non puoi assolutamente prescindere dall'aver letto Magia Teurgica di Mouni Sadhu.
     
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  12. pan-dorum
     
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    Solve fanno già tre testi consigliati, apro mword per registrare i consigli ma se i testi portano esclusivamente alle tue conclulsioni ti cito per plagio ^_^
    sorrido!
     
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  13. solve
     
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    Ma infatti quel che affermo non è farina del mio sacco. ;)
    Si possono leggere tanti libri, ma pochi sono quelli utili. Perchè? Semplice, per arrivare dal punto A al punto B c'è soltanto una direzione possibile. I libri che si trovano lungo quella direzione sono utili, gli altri sono utili a chi deve raggiungere il punto B partendo da C o da D.
    Se ti interessano le visioni, la magia cerimoniale, devi leggere i libri che ti ho indicato per chiarire cosa è reale e cosa non lo è.
    Non è che per il motivo che il nostro io comune è irreale, allora sono reali tutti gli spiriti che ci appaiono. Sono espressione di forze, ma c'è il malinteso concetto per cui tutto il non naturale viene definito sovrannaturale. Potente non vuol dire sovrannaturale, ma solo e semplicemente potente. E potente è riferito a qualcosa che è meno potente. Punto. Come in fisica. Infatti in fisica il termine potente è stato bandito. Si misura la potenza in Watt o in Joule, non si dice di un fenomeno che è potente.
     
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  14. pan-dorum
     
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    CITAZIONE
    Se ti interessano le visioni, la magia cerimoniale, devi leggere i libri che ti ho indicato per chiarire cosa è reale e cosa non lo è.
    Non è che per il motivo che il nostro io comune è irreale, allora sono reali tutti gli spiriti che ci appaiono. Sono espressione di forze, ma c'è il malinteso concetto per cui tutto il non naturale viene definito sovrannaturale....

    Me lo devo leggere e tradurre con calma.
    Non ti ho ringraziato per la tua "assistenza" lo faccio ora.
    Siamo apparentemente lontani ma così vicini da sfiorarci, la conoscenza sembra l'obiettivo la realizzazione il contesto.
    Grazie ora vado auguro il meglio a tutti!
     
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  15. il_pastaio
     
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    CITAZIONE
    La questione vera è però un'altra, e la esprimo riportando una affermazione di Meyrink come riportata da Evola in Maschera e Volto:"Sciagurati coloro che invocano un idolo e ne sono esauditi. Perdono il loro Sè, perchè non possono più credere di essersi esauditi da se stessi".

    Allora tutti quelli che pregano Dio, la madonna e i santi hanno perso tutti una parte di se stessi?
    L'essenza del divino, la scintilla divina che abbiamo in noi può essere trasferita, materializzata nel mondo oggettivo.
    L'unica differenza sono le convinzioni di come certe cose accadano.

    Evola forse era troppo sicuro di se.
     
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70 replies since 3/11/2010, 19:16   1808 views
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