Oro Monoatomico

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  1. bclaudio
     
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    Ferma tutto
    L'oro monoatomico non puo' esistere in quanto e' fisicamente impossibile isolare chimicamnte un atomo e renderlo stabile nel tempo.Infatti la citazione e' errata e' un non senso scientifico.Meglio parlare di nanoparticelle d'oro.Senza scendere in particolari tecnici bisogna sciogliere l'oro ( in acqua) in dimensioni tali che alcuni atomi si ricombinino in modo tale da assumere dimensioni geometriche particolari chiamate clusters.Questi aggregati atomici nanoparticellati possono essere resi stabili e, interagendo con atomi di sostanze diverse o molecole, ne esaltano per un non meglio chiarito meccanismo,le proprieta'.L'omeopatia e' un classico esempio, li vengono effettuate forti diluizioni .L'omeopatia non si puo' spiegare chimicamente in quanto per la chimica ufficiale dopo n diluzioni la molecola diluita non e piu' presente nella soluzione.In realta' come tutti sappiamo l'omeopatia funziona proprio perche' utlizza l'impronta energetica della sostanza disciolta.E anche qui per chi si occupa d'alchimia c'e' un ma.Se non si conserva in un modo adeguato il prodotto omeopatico perde dopo pochi giorni le sue proprieta'.Infatti i produttori lo stabilizzano con dei "fissanti" appositi che ne mantengono inalterate le proprieta' ma che ne diminuiscono l'efficacia.Qui ci sarebbe da aprire un discorso di geometrie sacre e di olografia del sistema di riferimento."Semplificando" preferisco usare le applicazioni della fisica torsionale.E' un discorso molto complesso e tutt'ora oggetto di vivaci discussioni tra le varie scuole alchimistiche.Per mia esperienza diretta ,io lo produco regolarmente, il problema grosso sta nella sua conservazione.Dev'essere conservato in contenitori schermati elettromagneticamente.E sottoposto a campi energetici particolari ,che creano vortici o torsioni sui cluster.Per aumentare la complessita' ultimamente stiamo studiando i domini di coerenza applicati sui cluster in modo da farli vibrare all'unisono.Inoltre ha effetti collaterali. Addensa il sangue quando e' ingerito,aumentando l'ematocrito (47% nonostante io faccia 8 donazioni di sangue annuii) ,stimola le attivita' oniriche,e ,se sottoposto a violente scariche elettriche (con un tesla) esplode con violenza gia'a minime q.ta'.Si dice che abbia proprieta' superconduttive,questo non l'ho testato .Ha limitate proprieta' antig.Per produrlo basta usare una cella elettrolitica a bassa tensione e collegare al polo positivo un elettrodo d'oro.Dopo 1 ora e mezza avrete oro nanometrico di un bel colere rosso vino.Alcuni usano reattori a "bagliore" o al plasma (dendera docet),altri l'nlazione laser.Sono indubbiamnte tecnche piu' veloci che richiedono pochi minuti o pochi secondi.Ma li c'e un interesse industriale /commerciale.Ovviamnte sono molto piu' onerose e costose strumentalmente parlando.Quanto alla nanoparcellizzazione ritengo che i cluster prodotti con la sola cella siano migliori. Ovviamente occorre usare tutta una serie di accorgimenti tecnici per ottimizzarne la dspersione nell'acqua rendendolo colloidale.Diversamnte essendo piu' pesante tende a depositarsi al fondo.In rete c'e chi l'oro lo produce partendo dall'acido cloroaurico (anche questo molto costoso) attraverso reazioni chimiche piuttosto violente e fortemente tossiche.Attenzione il cloruro d'oro assunto a minime dosi e' una potente neurotossina.Per minime dosi intendo 5 gocce al di.Io ne assumo ,non nella forma clorurata appena 3.Si puo' calcinare (ottenendo una polvere bianca magnetica) e mescolare alla farina realizzando i mitici pani egizi che trovare descritti nel tempio di Karnak.Viene venduto anche in rete il suo costo si aggira sui 6000-8000 e/lt.
     
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11 replies since 5/1/2011, 16:04   5640 views
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