Libri per iniziare

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  1. Damasteru
     
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    CITAZIONE (_Doc @ 19/12/2011, 13:03) 
    Mah... io tanto difficile non l'ho trovato... parlano sempre delle stesse cose :)

    quotissimo :D
     
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  2. solve
     
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    Si, infatti Brizzi ha il pregio della chiarezza e della semplicità, il che è vantaggioso, specie agli inizi. La continua ripetizione inoltre, mette con le spalle al muro i cosidetti "benaltristi" che tendono a schivare gli argomenti che per loro scottano psicologicamente.

    Spesso la complicazione è un trucco utilizzato da chi vuole nascondere un vuoto di contenuti reali. Guardiamo ad esempio ai filosofi del nostro occidente.
    La semplicità ci mette invece di fronte alla necessità di fare, senza perdere tempo dietro ai se e ai ma della complicazione teorica spesso fine a se stessa.
    In questo, Aivanhov era maestro, perchè la sua semplicità di esposizione era disarmante.
    Non va mai dimenticato che la migliore partenza di ogni cammino è la semplicità. Guardiamo all' Obyvatel di Gurdjieff nella citazione fatta dal sito Riflessioni:

    ===
    «Obyvatel è una strana parola della lingua russa. Ha il senso corrente di ‘abitante’, semplicemente. La si usa anche in senso di disprezzo o di derisione: 'obyvatel', come se non potesse esistere niente di peggio. Ma quelli che parlano così non comprendono che l'obyvatel è il nocciolo robusto e sano della vita. Dal punto di vista della possibilità di evoluzione poi, un buon obyvatel ha maggiori possibilità di un ‘lunatico’ o di un ‘vagabondo’.»

    «Proprio perché nessuna via può cominciare a un livello inferiore a quello dell'obyvatel. Si dimentica sovente che molte persone, incapaci di organizzare la propria vita e troppo deboli per lottare per dominarla, sognano le vie o ciò che essi considerano come vie, perché si immaginano che sarà per loro più facile della vita, trovando in un certo modo una giustificazione alla loro debolezza e al loro eterno difetto di adattamento. Chi fosse capace di essere un buon obyvatel, sarebbe certamente più utile, dal punto di vista della via, di un ‘vagabondo’ che si immagina di essergli superiore. Do il nome di ‘vagabondi’ a tutti i componenti della sedicente 'intellighentsia': artisti, poeti, tutti i ‘morti di fame’ in generale, che disprezzano l'obyvatel e al tempo stesso sarebbero incapaci di esistere senza di lui. La capacità di orientarsi nella vita è, dal punto di vista del lavoro, una delle qualità più utili. Un buon obyvatel è di levatura tale da far vivere con il proprio lavoro almeno una ventina di persone. Cosa può allora valere un uomo che non è capace di fare altrettanto?»
    Gurdjieff è chiaro: la solidità dell’uomo semplice rappresenta il livello minimo da cui può iniziare qualsiasi via: il livello di una persona ben adattata, capace di guadagnarsi da vivere e di mettere su famiglia. Ed è proprio ciò che non sono capaci di fare molti cosiddetti artisti e intellettuali, i quali spesso arrivano a vantarsi della loro condizione, la quale costituirebbe la prova del loro rifiuto al sistema e della loro denuncia ad una vita ‘borghese’. Gurdjieff taglia corto: sono solo dei disadattati… rientrano nella categoria dei ‘vagabondi’, gente socialmente inutile, o in quella dei ‘lunatici’, gente sempre disposta a dare ascolto a qualsiasi fesseria. O a tutte e due insieme.
    Tutto ciò rappresenta un’indicazione importante riguardo al cammino psicosintetico. Il Lavoro inizia solo dopo aver raggiunto una certa stabilità socio-emotiva, un equilibrio psico-affettivo; non è adatto a persone che vivono profondi attriti in relazione al proprio adattamento sociale. La psicosintesi è un andare oltre e non un aggirare l’ostacolo.

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  3. liukko
     
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    Che bel pezzo...hanno sempre avuto la mia ammirazioni le persone semplici, le persone che riescono a dare tutto se stessi per una causa che sembra futile ma in verità non lo è...mio nonno è uno di questi..vive per la famiglia, da il cuore a tutti...è buono..
     
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  4. moma91
     
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    da qui l importanza di lavorare anche sulla personalità.
     
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  5. enon013
     
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    Ho finito da poco di leggere Officina Alkemica.
    L'ho trovato interessante, perché riesce a spiegare e dare un senso in maniera semplice alcune intuizioni che già da tempo mi gironzolavano in testa. Ho forse usa un linguaggio molto più a me affine rispetto ad altri autori, dei quali avevo percepito solo parzialmente il messaggio.
    Ora ho cominciato "La Porta del Mago". Questo lo trovo ben più impegnativo, ma anche più completo, entra molto più in dettaglio negli argomenti e ci sono numerosi consigli su esercizi di risveglio, parte fondamentale affinché questo fantomatico risveglio non sia solamente una "sega mentale".

    Una cosa curiosa che ho notato è che la lettura di Brizzi non è solamente cibo per la mente, ma spesso mentre leggo percepisco dei movimenti a livello energetico.
     
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  6. Mr.Molotov
     
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    Francamente io percepisco più la calma quando sento Tolle... mi fai riequilibrare lo stato, facendomi sentire ciò che davvero sono... e la cosa che bisogna fare è mantenere quello stato a lungo, il che è difficile, ma se arrivi a capire che i pensieri sono solo " Merda" che ti entra in testa e che non sono i tuoi, arrivi a concentrarti sulla presenza e inizi a percepire la bellezza del presente,( ciò che nei pensieri è solo caos) inizi a capire già qualcosa. Ovviamente per bellezza intendo anche guardare gli alberi quando si muovono, o guardare un insetto mentre cammina sulle foglie, in silenzio, senza dare un giudizio, ( ciò che la mente purtroppo dà sempre) e riesci a vedere come tutto ciò che ti sta intorno è solo bello e anche Perfetto... davvero eccezionale. Il problema è che io ho questi momenti solo poche volte alla giornata...meglio di niente :D
     
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  7. liukko
     
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    Sto leggendo i libri di Brizzi, anch'io sono alla "porta del mago" ed ho comprato anche "il potere di adesso" di Tolle.Ero curioso di sentire la differenza di percezione.

    Si è difficile rimanere presenti. Sai cosa trovo più difficile?!
    Riuscire ad essere presente con tutti i sensi..sentire, guardare, odorare nello stesso momento..mi accorgo che se mi metto a guardare rimango presente sulla vista, se mi metto a sentire rimango presente sui suoni ma è difficile essere presenti con tutti i sensi...almeno per me.
     
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  8. moma91
     
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    e solo questione di allenamento, ed è lo sforzo che importa molto.
     
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  9. Gatto Tigre Bianca
     
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    qualcuno conosci velidi libri di yoga?
     
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    Fuoco

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    Sì, tutti i libri di André Van Lysebeth
     
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