Vangelo di Tommaso

(loghion 1-5)

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  1. Koffy
     
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    non solo il serpente, tanti significati sono stati stravolti.
    Di che velo parli Doc? Non mi è molto chiaro.
     
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    Fuoco

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    Parlo del fatto che tutti sono svegli ma poco sono vigili, ovvero non hanno sviluppato quello stato di presenza conosciuto come ricordo di sè e quindi sono sempre tutti sommersi in un flusso continuo di pensieri... in preda a pensieri, stati d'animo ed emozioni fuori da proprio controllo... proprio perchè non si conosce ciò che ci sta davanti... e ciò che ci sta davanti è una vera Matrix... proprio come il film...
     
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  3. melez
     
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    CITAZIONE
    Ricordiamoci che Gesù potrebbe non essere stato quello che ci è stato insegnato e quello che è visualizzato nell'immaginario collettivo.

    Però ogni volta che cerchiamo l'uomo storico, la 'realtà dietro il mito' non facciamo forse altro che proiettare un nuovo aspetto simbolico sul mito, creando una nuova variante del mito?

    CITAZIONE
    4.) Gesù disse: - L'uomo vecchio, nei suoi giorni, non esiti a interrogare il fanciullo di sette giorni sul Luogo della Vita ed egli vivrà. Poiché molti che sono i primi saranno gli ultimi e diventeranno uno solo.

    Sono d'accordo con l'interpretazione proposta da voi, che si aggancia sull'analogia biblica fra giorni e anni.
    Cercando un po' sul passo (non ci si ricorda tutto a memoria :P) trovo che Ippolito nella sua refutatio cita un 'vangelo di tommaso' diffuso presso i naasseni, di cui riporta una frase "Colui che mi cerca mi troverà in bambini di sette anni e più, poiché lì, nascosto nel quattordicesimo eone, io sono rivelato"

    Oltre al collegamento giorno-anno nel linguaggio biblico troviamo anche il collegamento giorno-millenio; se pensiamo alla tradizione secondo cui i sei giorni della creazione rappresentano la durata del mondo di seimila anni, mentre il settimo millenio è quello del regno millenario di Dio, cosa che amplierebbe in altre direzioni il passo in esame.
    (il mitologema ha evidentemente ancora una forza vitale attiva, visto che ha ancora sostenitori)

    Però c'è anche nel linguaggio degli ambienti gnostici fra periodi/eoni e cieli, ed il numero sette, con la sua nota valenza astrologica, ci suggerisce che per l'autore del testo il settimo millenio non è tanto un periodo terrestre quanto un luogo celeste, spirituale - il settimo cielo planetario.

    Sinceramente ignoro il motivo per cui Ippolito parla di quattordicesimo eone, raddoppiando il sette; domani se riesco cerco il contesto da cui è tratta la frase e vedo se c'è qualche indicazione utile.
     
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  4. Cyber
     
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    CITAZIONE (_Doc @ 6/1/2010, 20:34) 
    2.) Gesù disse: - Colui che cerca non cessi dal cercare, finché non trova e quando troverà sarà commosso, e quando sarà stato commosso contemplerà e regnerà sul Tutto.

    Cerca e non smettere di cercare oltre il velo delle illusioni... Non smettere di cercare nonostante sembri un lavoro impossibile... Non smettere di cercare di fronte alle difficoltà... Non smettere mai finchè non troverai...

    E quando scoprirai ciò che è celato sotto gli occhi di tutti, quando vedrai oltre l'illusione di questo sogno... allora sarai scosso nel profondo... saprai chi sei. potrai vedere e dominare l'energia (e la sua manifestazione)

    Lo stregone si da alla luce astrale, mentre la luce astrale si da al mago. Eliphas Levi

    Mi è venuto questo pensiero che ricalca il detto "la verità sta nel mezzo" anche se lo sto ancora covando, provo comunque a buttar giù cosa mi è venuto in mente.
    Premesso che so per esperienza che c'è, chiamiamola energia, chiamiamola coscienza, chiamiamola... che tutto muove, che tutto vede, che tutto sa, che se ne sbatte del tempo, se vuole lo anticipa e che interagisce con noi con un'infinità di modi... nel mentre mi son persa dove intendevo andare con questa lunga premessa :D
    Il pensiero era che se il tempo è la distanza che intercorre tra due punti nello spazio, sapendo che allo stesso tempo tutto è già qui, adesso, e che la coscienza quando osserva fuori guarda il passato, mi sto incasinando sempre di più... :D
    A questo punto la domanda è: ma perché continuo a parlar di interazione tra me e quest'altra coscienza? 😭😭😭

    IMG_20220825_125439

    Doc dammi una mano che con due non ce la faccio!
     
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  5. Cyber
     
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    Etimologia in riferimento a Giuda Iscariota, dal nome proprio ebraico Yehuda, che significa 'lodare Dio', da yadah che tra le altre cose significa 'ringraziare, lodare'.
    Lode dal latino laus, forse collegato alla radice indoeuropea *lēwt-, "canto"
    È un ginepraio!

    Nella mitologia mesopotamica il Ginepro era la pianta sacra legata a Ishtar, la dea più potente e più temuta. Ishtar era la dea del sesso e della guerra e poteva portare malattia e distruzione, ma anche amore e fertilità e donava agli uomini potere e conoscenza. :D
     
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  6. Cyber
     
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    CITAZIONE (_Doc @ 28/7/2010, 14:13) 
    Quindi l'uomo "cristallizzato, programmato..." non esiti a contattare la sua vera essenza e vivrà... Oppure l'uomo vecchio deve liberarsi della sua cristallizzazione e sviluppare la sua essenza fino allo sviluppo completo del suo corpo immortale.

    L'ultima frase dice... i primi saranno gli ultimi.... e saranno una cosa sola... Quindi o indica un livellamento in cui tutti devono scendere allo stesso livello... oppure indica che l'alfa si deve connettere all'omega per diventare una cosa sola.


    (IMG:https://digilander.libero.it/maverik040/fo...roboros_bn1.jpg)


    E se il tempo fosse proprio la mente? E ciò che è cristallizzato, programmato quindi condizionato... ciò che ci è stato insegnato e che abbiamo assimilato per vero? Il vecchio che può essere sostituito da qualcosa di nuovo ma che, nel corso del divenire, a sua volta diventerà vecchio... E se l'anima fosse invece la nostra capacità di percepire, di sentire? La sensibilità con cui il nostro cervello, inteso come corpo, come materia, riesce a captare frequenze, energie più o meno ampie? Intese come stati di coscienza sempre più vasti e inclusivi e che si allargano come dei cerchi concentrici?
    Non mi servono psichedelici! :D
    E se l'anima individuale, la Kundalini, servisse a sincronizzare i nostri due emisferi cerebrali ossia il sinistro, quello della personalità, dell'uomo, del finito con quello destro, il divino, ossia quello impersonale e dell'infinito per fare il miracolo della cosa una?
    Michelangelo nella cappella sistina ha dipinto Dio avvolto in un mantello che ricorda proprio una sezione del cervello... pare che nel progetto iniziale di Michelangelo le dita di Dio e di Adamo si toccassero...

    www.lastampa.it/2008/06/20/societa...oPI/pagina.html

    Quelle che seguono invece sono le immagini di due elettroencefalogrammi con una sincronizzazione tra i due emisferi del 97% nel primo caso e del 68% nel secondo... come cambia l'ampiezza delle bande...
    eeg7eeg1

    E non sono nemmeno contemplate le onde cerebrali gamma...
    Le onde Beta corrispondono all'ego, le gamma all'amore universale e alla spiritualità...
    Sensi di spirito puro...

    Il colore agisce anche sulle onde gamma cerebrali: queste onde, comprese fra 30 e 80 Hz, sono collegate ai massimi rendimenti, a una forte focalizzazione e a esperienze mistico-trascendenti. Sembra che esse siano la frequenza del comando superiore del cervello e rendano possibili percezione e conoscenze superiori. Si ipotizza che proprio la frequenza gamma svolga un ruolo fonda-mentale come datore di impulsi coerenti e crei una “sintesi olografica” delle informazioni provenienti da tutti distretti cerebrali.

    "L'ultima frase dice... i primi saranno gli ultimi.... e saranno una cosa sola... Quindi o indica un livellamento in cui tutti devono scendere allo stesso livello... oppure indica che l'alfa si deve connettere all'omega per diventare una cosa sola."

    Le onde Delta, quelle del sonno senza sogni, con le gamma?

    Unione che permetterebbe di accedere consapevolmente a Turiya il quarto stato di coscienza, quello velato... l'aldilà...

    Che poi è già qua! :D

    Nell'immagine dell'uroboro il serpente di sopra è alato, perché quando siamo innamorati, sincronizzati, voliamo!
    C'è un'energia che arriva fin dove vuoi tu!
    L'eros è la corrente e il corpo è la presa!

    E ci aggiungo che Didimo Giuda Tommaso potrebbe essere come la Kundalini non ancora risvegliata e il numero 96, che come Giano Bifronte, se ne sta dorso a dorso, anzi no culo a culo!
    Mentre Gesù è la Kundalini risvegliata che una volta giunta ad Ajna sincronizza i due emisferi come nel numero 69 e la copertina di The Division Bell dei Pink Floyd che potrebbe rappresentare i due emisferi cerebrali che unitibe sincronizzati formano un cuore e danno vita alla coscienza cristica, il nostro corpo di luce, ossia materia e spirito unificati!
    Motivo per cui ci troviamo qui, per spiritualizzare la materia! O meglio, in realtà non facciamo proprio un tubo, ne diventiamo semplicemente consapevoli... ed ecco l'essere umano fatto e finito che finché dorme è ancora un processo a metà tra l'ignoranza e la conoscenza di sé...
    La croce degli elementi e le loro caratteristiche (fuoco: caldo e secco, acqua: umida e fredda ecc) rappresenta nient'altro che le nostre quattro metà da riunire ovvero a livello verticale la Kundalini, l'anima individuale, materializzata che va a spiritualizzare il corpo, il cervello e a livello orizzontale l'emisfero destro, Dio, l'anima universale e impersonale che si fa uomo attraverso l'emisfero sinistro, la personalità umana, qui intesa come Sè autentico, fine ultimo del processo del divenire che ci incorona a tutti gli effetti in qualità di ESSERI umani!

    Fatti trovare.
    Perché c’è chi ti aspetta.
    E non vede l’ora di abbracciarti.
    Di stringerti.
    Di ricongiungere l’altra metà
    del cuore...
    E ti prende per mano
    Con tutta la tenerezza del mondo.
    E sotto un cielo di stelle ti dirà
    che è una vita
    che ti stava aspettando.

    Così Dio abita in tutto, dai primi menomi incominciamenti della vita su fino all’Uomo - perfezione di questo piano d’esistenza, completamento di questa sfera di vita: i cui attributi erano sparsi da prima qua e là sovra il mondo visibile, chiedendo d’essere combinati, frammenti oscuri destinati a esser riuniti in qualche Intero meraviglioso, qualità imperfette disseminate nella creazione, accennanti a una creatura dell’avvenire, a un punto dove tutti quei raggi dispersi dovevano incontrarsi convergenti nelle facoltà dell’Uomo. (...)
    (...) Anche ora vi sono di tali uomini sulla terra, sereni in mezzo alle creature semi-formate che li circondano (...)
    Paracelso

    A seguire la colomba di fuoco, una splendida orchidea che ricorda (torniamo al cuore!) i nostri ventricoli cerebrali.

    Colomba_di_fuoco_0

    ventricoli-cerebrali_crop_resize_1

    Non è la natura ad aver creato la ‘coscienza’ in noi, ma il contrario. Questa Coscienza cosmica è eterna ed è capace di emanare da se stessa l’Universo nella forma del sogno, o dell’incubo, secondo i nostri stati mentali e fisici, come un gioco senza motivo e scopo reale, se non quello di risvegliarsi a se stessa e godere della sua esistenza, pregna di “consapevolezza, godimento e potenza” (definito anche come ‘orgasmo cosmico’ del quale il nostro orgasmo fisico è solo un minimo riflesso).

    Edited by Cyber - 25/8/2022, 16:00
     
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  7. Cyber
     
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    Se poi Giuda significa ringraziare, lodare e lode vuol dire canto...
    Canta che ti passa, attenzione che se canto passa a me e viene a voi! :D

    music_connecting_people

    Un super gruppone che si riunisce per fare della buona musica!
     
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  8. Cyber
     
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    CITAZIONE (melez @ 29/7/2010, 20:02) 
    CITAZIONE
    Ricordiamoci che Gesù potrebbe non essere stato quello che ci è stato insegnato e quello che è visualizzato nell'immaginario collettivo.

    Però ogni volta che cerchiamo l'uomo storico, la 'realtà dietro il mito' non facciamo forse altro che proiettare un nuovo aspetto simbolico sul mito, creando una nuova variante del mito?

    CITAZIONE
    4.) Gesù disse: - L'uomo vecchio, nei suoi giorni, non esiti a interrogare il fanciullo di sette giorni sul Luogo della Vita ed egli vivrà. Poiché molti che sono i primi saranno gli ultimi e diventeranno uno solo.

    Sono d'accordo con l'interpretazione proposta da voi, che si aggancia sull'analogia biblica fra giorni e anni.
    Cercando un po' sul passo (non ci si ricorda tutto a memoria :P) trovo che Ippolito nella sua refutatio cita un 'vangelo di tommaso' diffuso presso i naasseni, di cui riporta una frase "Colui che mi cerca mi troverà in bambini di sette anni e più, poiché lì, nascosto nel quattordicesimo eone, io sono rivelato"

    Oltre al collegamento giorno-anno nel linguaggio biblico troviamo anche il collegamento giorno-millenio; se pensiamo alla tradizione secondo cui i sei giorni della creazione rappresentano la durata del mondo di seimila anni, mentre il settimo millenio è quello del regno millenario di Dio, cosa che amplierebbe in altre direzioni il passo in esame.
    (il mitologema ha evidentemente ancora una forza vitale attiva, visto che ha ancora sostenitori)

    Però c'è anche nel linguaggio degli ambienti gnostici fra periodi/eoni e cieli, ed il numero sette, con la sua nota valenza astrologica, ci suggerisce che per l'autore del testo il settimo millenio non è tanto un periodo terrestre quanto un luogo celeste, spirituale - il settimo cielo planetario.

    Sinceramente ignoro il motivo per cui Ippolito parla di quattordicesimo eone, raddoppiando il sette; domani se riesco cerco il contesto da cui è tratta la frase e vedo se c'è qualche indicazione utile.

    C’è la tredicesima costellazione, quella di Ofiuco “colui che domina il serpente”, eliminata dall’astrologia tradizionale.
    La costellazione, già menzionata da Tolomeo tra le 48 costellazioni antiche, che stravolge l’astrologia: non dodici ma tredici. Il tredici ritorna.
    Il numero tredici è la rappresentazione esoterica del mito di Osiride: fatto a pezzi da Seth (smembrato in 14 parti) e ricomposto da Iside senza però che riuscisse a reperire la 14° parte, il pene.

    Tutankhamon fu imbalsamato con uno scarabeo al posto del cuore e il pene eretto.
    www.inliberta.it/obelisco-fallo-osiride/

    Nell'antico Egitto lo scarabeo era il simbolo della resurrezione, di rinascita, di trasformazione e di risveglio spirituale.

    L'obelisco come l'axis mundi, sushumna?

    Questa Coscienza Fallica – che soggiace la corrente sessuale, e può essere definita un istinto più profondo, più primordiale – è la forza fondamentale della vita, l’istinto vita, la forza vitale, ed è quella che risiede nel nucleo di ogni stella. Meno una persona è in armonia con gli istinti e più questa forza è sperimentata come una energia aliena, anarchica, minacciosa e vulcanica. In tali momenti viene sentita come risvegli violenti o eccitazioni di una forza travolgente, percepita indefinitamente come sgorgante dal ‘di dentro’. Uno dei Libri Sacri, Liber A’ash vel Capricorni Pneumatici, riguarda questa Coscienza Fallica, questo Serpente dentro. Esso è identificato inequivocabilmente con la suprema forza magica, la creatività primordiale. In modo cruciale viene descritta come essere essenzialmente impersonale, celandosi nella incarnazione al fine di trasmettere se stessa, di portare il seme sempre in avanti.
    L’essenza di questa forza risiede nella sua impersonalità. Di fatto essa non ha uso per l’individuale eccetto in quanto è l’espressione e la trasmissione di questa forza, la sua incarnazione. Egli è realmente niente più che il suo veicolo. Al suo nucleo, il centro da cui essa nasce, questa energia è la più pura concentrazione della Corrente 93 – di fatto essa è la Corrente 93.

    Del prossimo non trovo la continuazione però...
    Pensare che vi ho trovati cercando informazioni su Lilith.
    www.niederngasse.it/rubriche/approf...ezzi-11-osiride

    Lingam, il fallo, in sanscrito significa segno, tratto, evidenza. Assieme (Lingam e Yoni) rappresentano l'infinita ciclicità di creazione e rigenerazione dei cosmi, l'emersione dall'eterno utero o eterna porta, di tutte le possibilità dell'infinito.

    Conosci ciò che ti sta davanti... è anche immanente!

    Nella Pistis Sophia si parla di un tredicesimo eone, del peccato dovuto alla coscienza di separazione e del battesimo ossia l'unione con Dio.
    www.chiesagnostica.org/il-sistema-della-pistis-sophia/

    Edited by Cyber - 25/8/2022, 22:22
     
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  9. Cyber
     
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    Il simbolo di Mercurio rappresenta la completezza, essendo formato dallo Spirito (mezzaluna) che regna sull'Anima (cerchio) che regna sulla Materia (croce).
    Questo simbolo racchiude in sé tutte le forze che permeano l'universo. Esse condividono la stessa origine ma si diversificano tra loro per l'intensità vibrazionale che ne determina la natura.

    “Mercurio che tiene in scacco i serpenti:” il collegamento tra Apollo e la Terra tramite il serpente. Musica delle Sfere: F. Gaffurius, Practica musicae, 1496.

    Mercury-holding-the-serpents-in-sway

    Leggendo il suo omaggio a Sagredo diventa evidente che la Strozzi (cantante veneziana e compositrice di talento Barbara Strozzi 1619-1677) era una donna altamente istruita che possedeva una notevole ampiezza di conoscenza della letteratura contemporanea e classica che andava ben oltre la guida del padre. La sua familiarità con gli scritti ermetici la costrinse a sostenere la confutazione di Sagredo (Nicolas Sagredo 1606-1676, identificato come mecenate, protettore e custode, l'eccellente "cavaliere e procuratore di San Marco e ambasciatore straordinario di Spagna”, poi doge di Venezia)
    della favola secondo cui Ermete Trimegisto (Mercurio reincarnato che teneva "serpenti al comando") fu l'inventore della musica; piuttosto, ha insistito sul fatto che Hermes "la ingrandisse [la musica], garantendo un governo di maestà a coloro che la possedevano". Dedica quindi le note armoniche nella sua testa – note che incanalano lo spirito di Euterpe, la musa della poesia – note che sono “il linguaggio dell'anima e gli strumenti del cuore…. arie [che] saranno note al portico dell'Olimpo…” a Sagredo. Il serpente a cui fa riferimento è stato collegato al diagramma allegorico della musica delle sfere del teorico Franchinus Gaffurius, che accoppia l'universo musicale con i corrispondenti corpi celesti, dei, dee e le muse, molto nella stessa vena dei concetti di Hermes armonia e i poteri magici che detiene.
    https://blogs.loc.gov/music/2019/09/barbara-strozzi-at-400/

    Nel Pymander, libro contenuto nel Corpus Hermeticum, si assiste al viaggio di discesa dell'Anthropos dall'Empireo, lì dove risiede il Principio Primo. Egli è un essere completo, che rispecchia la perfezione della Creazione. Attraversa i 7 Cieli delle sfere planetarie ed incontra i 7 Archetipi custodi di ogni sfera, fino a giungere sulla Terra dove incontra la Bellezza della Natura. Qui l'Anthropos si smarrisce. Esso si perde quando si identifica troppo con la Natura. L'Anthropos si stacca dalla Fonte e crede di ritrovare se stesso nel Riflesso del Divino che è la Creazione, crede che lontano dalla Fonte potrà trovare se stesso. In realtà egli sta andando a sperimentare se stesso nel proprio lato nascosto. Ciò è necessario in qualità di processo di differenziazione, ma per questo si deve pagare un prezzo molto alto, la perdita dell'Innocenza. Così si scinde. L'Androgino originario, colui che era simile a Dio, si deve scindere. Ha perso l'Innocenza a causa dell'identificazione con un Riflesso del Principio Primo, e ciò lo fa risuonare ad una frequenza più bassa, che non supporta la vibrazione della totalità.
    Così gli esseri che si incarnano nella Creazione della Fonte perdono l'unità primigenia, il contatto con il Divino e tutte le sue qualità. Questo strappo ha segnato per sempre la coscienza umana. Qui nasce la ricerca spasmodica di qualcosa che possa aiutarci a tornare in connessione con quel senso di unità.
    Più siamo consapevoli di quale sia la frequenza o il colore, o la sinfonia interiore a cui vibriamo, maggiormente ci potremo riconoscere nella realtà esterna, quali fautori e creatori degli eventi che stiamo sperimentando, seguendo il filo rosso della sincronicità che collega le diverse fasi del nostro viaggio verso l'autorealizzazione, ritrovando la radianza originaria dell'Anthropos.
     
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  10. Cyber
     
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    7) Gesù disse: «Beato il leone mangiato da un uomo: diverrà uomo; maledetto l'uomo mangiato da un leone: l'uomo diverrà leone».

    Un altro possibile significato del nome Giuda che ci riporta dritti dritti alla luce astrale di Eliphas Levi:
    alla base di questo nome c'è l'ebraico Yehudah, dato al figlio di Giacobbe fondatore della tribù dei Giudei, che significa "leone". E' senza dubbio uno dei nomi più rari che si conoscano, probabilmente a causa di Giuda Iscariota che tradì Gesù Cristo per trenta denari.
     
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